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11 visitatori onlineImpianto Pa.CO2 |
IMPIANTO Pa.CO2 (Pasteurization with CO2 )
Nella stessa figura è riportato anche il profilo di temperatura, decisamente meno favorevole, necessario nel condensatore di una pompa di calore con HFC che dovesse compiere la stessa operazione.
L’impianto sperimentale Pa.CO2 (Fig.2) è stato realizzato “accoppiando” tra di loro due macchine attualmente in commercio: una pompa di calore ad anidride carbonica progettata per la produzione di acqua calda sanitaria e un pastorizzatore per miscele di gelato che funge da serbatoio di raccolta del fluido trattato dalla pompa di calore e fornisce la prevalenza necessaria per la sua circolazione.
Successivamente, si procederà a valutare la possibilità di utilizzare la stessa configurazione di impianto, con le opportune modifiche al circuito della pompa di calore, per il raffreddamento del fluido di processo.
Una possibile applicazione della tecnologia può essere vista nei processi di pastorizzazione dei prodotti alimentari, che richiedono una fase di riscaldamento oltre i 65-80 °C ed una successiva, rapida fase di raffreddamento della miscela alimentare fino a temperature dell’ordine dei 4 °C. Allo stato attuale, le macchine in commercio eseguono la fase di pastorizzazione in due fasi, la prima di riscaldamento (affidata a delle resistenze elettriche aventi COP unitari) e la seconda di raffreddamento (affidata ad una macchina solo freddo) del preparato. Lo scopo è abbattere i consumi elettrici di circa il 70% durante la fase di riscaldamento del prodotto grazie al COP della pompa di calore, nettamente superiore all’unità, per poi utilizzare lo stesso circuito frigorifero per ottenere l’energia necessaria alla conservazione del preparato a bassa temperatura. |