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31 visitatori onlineSolare termico in ripresa nel 2011 in Europa. Male in Italia |
Lunedì 25 Giugno 2012 16:05 |
Dopo due anni di curva negativa, il mercato del solare termico in Europa nel 2011 mostra dei segnali di ripresa, sulla base del rapporto presentato dall'European Solar Thermal Industry Federation.
Nel 2011 sono stati installati in Europa 2,6 GWth di nuovi impianti, appena 1,6% in meno rispetto all'anno precedente, che portano la quantità totale di installazioni a 26,3 GWth, per un totale di 18,8 TWh di energia solare termica prodotta e 18 MMt di anidride carbonica risparmiate in atmosfera. Non si può quindi sottovalutare il ruolo chiave del settore nel raggiungimento degli obiettivi al 2020 e la sua valenza economica, visto che nel 2011 il mercato si è aggirato su 2,6 miliardi di euro per un totale di 32 mila impiegati nel settore. Molto diversificate risultano essere le situazioni dei singoli paesi europei. La Germania continua a rivestire un ruolo trainante del settore: nel 2011, dopo due anni di calo costante, ha fatto registrare una crescita del 10,4% di nuove installazioni rispetto al 2010, per un totale di 889 MWth, che porta l'installato complessivo a 10,49 GWth. A seguire l'Italia con 290,5 MWth di nuove installazioni per un totale di 2,15 GWth che fanno segnare un pesante -15,3%, e la Spagna (186,8 MWth e 1,65 GW totali per un -20,3%). Per quanto riguarda l'installato totale sono avanti rispetto a Italia e Spagna, la Grecia (2,86 GWth e 161 MWth di nuove installazioni per un +7,5%) e l'Austria (2,79 GWth e 161 MWth per un -17,8%). Tra i paesi che hanno fatto registrare una crescita maggiore c'è la Polonia che nel 2011 ha raggiunto quota 177,4 MWth di nuove installazioni per una crescita del 73% rispetto al 2010 e un installato totale di 636 MWth. La crescita generale dei grandi (superiori ai 35 kWth) e grandissimi (superiori ai 350 kWth) impianti per uso commerciale e industriale non è riuscita a compensare, però, completamente il calo di realizzazione di piccoli impianti per uso domestico legato alla crisi. Per quello che riguarda l'Italia, Estif spiega il calo di nuove installazioni con la parola "imprevedibilità". Dopo anni di crescita più o meno costante che ha portato il paese in cima alla classifica europea del settore, la mancanza di un quadro normativo stabile e chiaro ha condotto alla situazione attuale. L'annunciato e mai realizzato Conto energia termico e le non sufficientemente appetibili detrazioni del 55% (vedi Riferimenti), spalmate su dieci invece che su cinque anni e la cui scadenza è prevista per il dicembre 2012, rientrano in questo quadro di incertezza generale. In allegato alla News il rapporto presentato dall'European Solar Thermal Industry Federation:
Solar Thermal Markets in Europe - Trends and Market Stat Il rapporto dal sito di Estif
Fonte: http://www.nextville.it/ |